mercoledì 4 settembre 2013

Un’emergenza in Casa della Cultura


La ripresa, dopo la pausa estiva, è molto diversa dagli altri anni. C’è un’emergenza cui bisogna far fronte e su cui dobbiamo concentrare tutte le nostre energie: un intervento straordinario di ristrutturazione della Casa della Cultura.
Nei mesi scorsi c’è stato un improvviso cedimento del controsoffitto. Ora bisogna affrontare e risolvere il problema alle radici, con un intervento generale di sistemazione e messa in sicurezza della nostra sede.
Vorrei che fosse chiaro a tutti che è in gioco la possibilità stessa di continuare l’attività della Casa della Cultura. Abbiamo tanti programmi in cantiere per i prossimi mesi e stiamo discutendo di molte nuove iniziative: la loro realizzazione dipende inevitabilmente dal ripristino dell’agibilità della sala.
In queste settimane abbiamo predisposto i progetti per la ristrutturazione. Adesso bisogna fare i lavori e soprattutto reperire le risorse necessarie. Il costo dei lavori ammonterà, più o in meno, ad almeno 100.000 euro e, come ben sappiamo, la situazione del paese è tale che non si può fare affidamento su interventi pubblici di sostegno.
Fortunatamente noi qui in Casa della Cultura abbiamo una risorsa straordinaria da valorizzare: la stima e la fiducia conquistata in sessantacinque e più anni di storia e rinnovate giorno per giorno.
Per molti democratici e progressisti di Milano la “porta rossa” di via Borgogna è un simbolo vivo che significa ricerca, discussione, impegno culturale, democrazia partecipata.
Ci rivolgiamo a tutti coloro che vogliono “mantenere aperta la porta rossa” di via Borgogna e che sono intimamente convinti che il “posto delle idee” deve continuare a vivere.
A tutti chiediamo un impegno e un atto di generosità, il costo di un mattone simbolico per non interrompere la storia della nostra Casa della Cultura.

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